Bereshit

Bereshit

בראשית Bereshit (In principio)

 “Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona”.

Il termine Pangea non può che riportare alle prime parole delle Bibbia, Bereshit (In principio) e al testo della Genesi. Quest'opera è una riflessione attraverso una scacchiera, i cui lati rappresentano le quattro direzioni, che simboleggia, da un punto di vista macrocosmico il mondo e da un punto di vista microcosmico la mappa dello spirito in continua evoluzione.

In questa installazione a parlare sono gli archetipi (formule primordiali, da archè=principio, typos=forma, immagine) che prendono voce nei miti, nelle favole, nelle leggende e che, giocando fra loro, hanno costruito la nostra Memoria Collettiva. L'artista mette in scena ciò che l'archetipo ha sempre recitato di nascosto, dietro le quinte dell'Umanità, alzando il sipario ci svela la sua potenza e la sconcertante contemporaneità. Anziché lasciarlo danzare nell'inconscio ne cattura l'essenza facendolo riaffiorare e interagire con gli elementi della Natura: pietra, terra, fuoco, vento, acqua.

Un valzer la cui pista da ballo sono caselle bianche e nere, luce e tenebre, vuoto e pieno.